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CAIFA, L’UOMO CHE
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Questo episodio si è verificato verso la fine del ministero di Gesù Cristo. Dopo che Gesù ha risuscitato Lazzaro dalla morte, si ritirò nella campagna. Non ritornò a Gerusalemme fino alla settimana prima della Sua crocifissione. Qualcuno potrebbe pensare che l’aver risuscitato Lazzaro dalla morte, avrebbe potuto convincere i leader religiosi, ma non andò così. Gesù aveva detto precedentemente:
“Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita” (Luca 16:31).
Spesso gli uomini non si convincono attraverso i miracoli. Il miracolo di cui gli uomini hanno bisogno è l’opera di convinzione dello Spirito di Dio nelle loro anime, che sono “morte nei falli e nei peccati” (Efesini 2:1). Se un uomo non viene convinto miracolosamente di peccato, non si convertirà. Non si convertirà “neppure se uno dei morti risuscita” (Luca 16:31). La convinzione dello Spirito di Dio, fa sentire il proprio peccato, ed è il miracolo che devono ricevere per poter sperimentare la conversione.
Alcune volte i miracoli possono persino far indurire il cuore verso Dio. Ora, il capo dei sacerdoti e i Farisei avevano visto che Gesù aveva compiuto “molti miracoli”, perciò convocarono “un concilio” dove avvenne una strana cosa. Il Sommo Sacerdote Caiafa rivela un’accurata profezia su Cristo. Il Nuovo Commentario del Nuovo Testamento descrive così la scena: “Caiafa era un “manipolatore, un opportunista, che non conosceva il senso di onestà e giustizia … Non evitò di far versare del sangue innocente. [Ha fatto ciò che ha potuto] e ha guardato a alla cosa giusta da fare per il bene del popolo. Caiafa invidiava Gesù. Caiafa voleva che Gesù fosse ucciso perché voleva soddisfare i suoi propri bisogni. Per portare ad effetto la condanna di Gesù, ha usato dei mezzi che erano frutto di un calcolo ben ponderato … È stato un ipocrita, fino alla fine … infatti ha gioito quando è riuscito a far condannare Gesù, e si è strappato le vesti come se fosse stato colpito da un profondo dolore! Si veda a proposito di Caiafa anche iuseppe Flavio, Antichità Giudaiche XVIII, 4:3” (William Hendriksen, Th.D., New Testament Commentary, Baker Book House, 1981 edizione, volume I, p. 163; note on John 11:49-50). Ora notate come questo malvagio Sommo Sacerdote fa una profezia, proprio come Balaam nell’Antico Testamento, questo uomo malvagio fece una vera profezia:
“Uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla, e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione». Or egli non disse questo di suo; ma, siccome era sommo sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi” (Giovanni 11:49-52).
Ma la Bibbia dice:
“Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire” (Giovanni 11:53).
Una settimana dopo, Caiafa mandò alcune guardie del Tempio nel giardino del Getsemani, dove Gesù pregava, per farlo arrestare. Quelle guardie lo condussero da Caiafa. “Gesù taceva. E il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se tu sei il Cristo, il Figlio di Dio»” (Matteo 26:63). Quando Gesù rispose in maniera affermativa:
“Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia; che ve ne pare?» Ed essi risposero: «È reo di morte». Allora gli sputarono in viso e gli diedero dei pugni e altri lo schiaffeggiarono, dicendo: «O Cristo profeta, indovina! Chi ti ha percosso?»” (Matteo 26:65-68).
Il Sommo Sacerdote non aveva l’autorità per giustiziare il popolo, perciò Caiafa portò Gesù da Ponzio Pilato, il governatore Romano, e richiese che i Romani lo crocifiggessero.
È difficile produrre un sermone biografia come questo, ma è semplice trarre due conclusioni generali dalle parole e le azioni di questo uomo, Giuseppe Caiafa, il Sommo Sacerdote che ha pianificato la crocifissione di Gesù Cristo.
I. Primo, Caiafa era molto religioso, sebbene abbia parlato con profonda verità del sacrificio sostiturio di Cristo.
Caiafa era il suocero del Sommo Sacerdote Annas, che si era ritirato in pensione dalla posizione di Sommo Sacerdote dopo 18 anni, facendo un periodo di sacerdozio che è stato il più lungo rispetto a ogni altro in quel periodo.
Sfortunatamente, non possiamo sapere che tipo di uomo è stato. Per esempio, alcune volte, quando il Dr. Hymers era giovane, gli veniva detto: “non puoi predicare così”, oppure “Non devi predicare in questo modo”. Con il passar degli anni si è visto che questi consigli erano sbagliati. Gli uomini che gli dicevano così, perché erano preoccupati più della loro posizione che della verità, così come viene dichiarata nella Bibbia. Un predicatore non può piacere agli uomini che si preoccupano solamente del loro lavoro, e non si preoccupano di nessun altro. Caiafa era un uomo del genere. Sapeva che Gesù aveva gatto “molti miracoli” (Giovanni 11:47), ma era solamente interessato a fermare Gesù e estrometterlo dalla politica, e forse avrà pensato: “Se lo lasciamo da solo perderemo qualcosa”.
Gesù disse e fece ciò che ha detto e ha proclamato l’amore e l’obbedienza a Dio. Caiafa disse e fece cosa disse e fece tutto ciò che fece senza pensare a Dio. Ci sono molti uomini così in molte chiese. Ci sono uomini religiosi, che senza realizzarlo parlano di verità come dell’opera espiatoria di Cristo quando dicono:
“non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione” (Giovanni 11:50).
Perciò, ha parlato di una profonda verità della morte di Cristo come sostituto per i peccatori, echeggiando le parole del profeta Isaia:
“Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti” (Isaia 53:5).
State attenti! Potete sapere queste parole senza ricevere beneficio da esse! Questo è stato lo stesso caso di Caiafa. Sapeva le giuste parole, ma queste parole non avevano assolutamente effetto sulla sua vita.
Questo è lo stesso Sommo Sacerdote che ha minacciato Pietro quando predicava nel nome di Gesù risorto dai morti. “Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando assolutamente come poterli punire, a causa del popolo; perché tutti glorificavano Dio per quello che era accaduto” (Atti 4:21). “Il sommo sacerdote e tutti quelli che erano con lui, cioè la setta dei sadducei, si alzarono, pieni di invidia, e misero le mani sopra gli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica” (Atti 5:17-18). “Allora il capitano, con le guardie, andò e li condusse via, senza far loro violenza, perché temevano di essere lapidati dal popolo” (Atti 5:26). Molti ascoltavano gli Apostoli tanto che Caiafa, aveva paura che avessero potuto lapidarlo se gli avesse armati! Uno degli uomini del Sinedrio, chiamato Gamaliele, disse a Caiafa e agli altri:
“E ora vi dico: tenetevi lontani da loro, e ritiratevi da questi uomini; perché, se questo disegno o quest'opera è dagli uomini, sarà distrutta; ma se è da Dio, voi non potrete distruggerli, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio” (Atti 5:38-39).
Caiafa e gli altri erano concordi con Gamaliele, ma cosa dovevano fare? Dovevano combattere contro Dio? No, batterono gli Apostoli e “ingiunsero loro di non parlare nel nome di Gesù e li lasciarono andare” (Atti 5:40).
“E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo” (Atti 5:42).
Quindi lasciamo Caiafa, debole e inabile a fermare la predicazione e la diffusione del Vangelo e della Cristianità. Nella sua mente non c’è mai stato il pensiero di Dio e di ravvedimento del suo peccato. Lui ha proseguito la sua carriera facendo politica, pieno di religione e senza alcun timore di Dio, finché è stato spodestato dal sacerdozio da Vitello il successore di Pilato, alcuni anni dopo, nel 36 D.C secondo Giuseppe Flavio (Antichità giudaiche, XVIII:4, 2). Non ci viene detto cosa è gli è successo dopo essere stato spodestato. Una cassapanca di gesso (ossario) contenete ossa di un morto è stata rinvenuta a Gerusalemme nel 1991, con l’iscrizione Caiafa, gli archeologi sostengono che sia effettivamente la sua bara (Archaeological Study Bible, Zondervan, 2005, p. 1609; note on Matthew 26:3). Oggi è ricordato per essere stato “profondamente responsabile per l’uccisone di [Gesù] il prigioniero innocente” (Traduzione di John D. Davis, D.D., Davis Dictionary of the Bible, Baker Book House,1978 edition, p. 114).
II. Secondo, Caiafa, come Caino, non si è mai ravveduto, e non è mai stato salvato.
Vi è un parallelismo fra Caiafa e Caino. Caino sapeva che c’era bisogno di un sacrificio col sangue, così come lo sapeva Abele, m Caino non si pentì. Anzi:
“Caino si avventò contro Abele, suo fratello, e l'uccise” (Genesi 4:8).
Vi è una connessione neotestamentaria tra Caino e Caiafa, L’Apostolo Giovanni disse:
“Non come Caino, che era dal maligno, e uccise il proprio fratello. Perché l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie e quelle di suo fratello erano giuste. 13 Non vi meravigliate, fratelli, se il mondo vi odia” (I Giovanni 3:12-13).
Caiafa, come Caino, è stato influenzato da Satana, “il maligno”. Come Caino, Caiafa era “del mondo”, e non ha mai smesso di ascoltare Satana. Non ha mai voluto lasciare il “mondo” per servire Dio. Gli Esseni della comunità giudaica di Qumram, che hanno prodotto i rotoli del Mar Morto, sono stati molto critici nei confronti di Caiafa, citandolo come il “sacerdote malvagio” (Archaeological Study Bible, ibid.).
Caino e Caiafa possono dare un terribile avvertimento a coloro che rimangono religiosi ma sono perduti. Sia caino che Caiafa sapevano del sacrificio di sangue. Sia Caino che Caiafa potevano parlare direttamente con Dio. Dio Figlio ha parlato direttamente a Caiafa, come fece con Ciano (Genesi 4:6-7). Sia Caino che Caiafa hanno ignorato la voce di Dio, che parlava alle loro coscienze, e si sono immersi in una vita egoista. Sia Caino che Caiafa saranno davanti a Cristo il giorno del Giudizio Finale, ed Egli dirà loro:
“Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, malfattori!” (Matteo 7:23).
Saranno “gettati nelle tenebre di fuori. Là ci sarà pianto e stridor di denti” (Matteo 8:12).
Voglio avvertirti, assicurati di meditare su Dio! Assicurati di riflettere sul tuo peccato! Assicurati di non dire “buone parole”. Assicurati di conoscere i tuoi peccati!
“Siate afflitti, fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegria in tristezza!” (Giacomo 4:9).
Assicurati di aver sperimentato una vera conversione, che tu possa venire a Gesù Cristo faccia a faccia che tu possa lavare i tupi “peccati nel suo sangue” (Apocalisse 1:5). Non aspettare! Non rifiutare di andare a Gesù! Non indugiare, perché Dio potrebbe abbandonarti e lasciarti in balia della mente dissoluta.
Per troppo tempo ho rifiutato il Salvatore
Ho indugiato troppo nel mio peccato.
Per troppo tempo ho trovato delle scuse.
Sono perduto senza di Lui
È tardi! Lui bussa alla porta
Gesù. Il dolce Salvatore mi sta chiamando ancora una volta.
(Traduzione letterale dell’inno “Too Long I Neglected”
di Dr. John R. Rice, 1895-1980).
QUANDO SCRIVI AL DR. HYMERS DOVRESTI INDICARE GENTILMENTE DA QUALE PAESE STATI SCRIVENDO ALTRIMENTI NON POTRÁ RISPONDERE ALLA TUA EMAIL. Se questi sermoni ti stanno benedicendo scrivi un’email al Dr. Hymers e diglielo, per favore indica il paese dal quale stai scrivendo. L’email è-, rlhymersjr@sbcglobal.net (clicca qui). Se puoi scrivi in inglese, anche se puoi scrivere al Dr. Hymers in qualsiasi lingua, Se vuoi scrivere al Dr. Hymers via posta fallo al seguente indirizzo: P.O. Box 15308, Los Angeles, CA 90015. Oppure telefona al numero: (818)352-0452.
(FINE DEL SERMONE)
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Dr. Hymers, per favore vieni e concludiamo il culto.
Canto prima del sermone di Benjamin Kincaid Griffith:
“Too Long I Neglected” (di Dr. John R. Rice, 1895-1980).
SCHEMA DE CAIFA, L’UOMO CHE CAIAPHAS – THE MAN WHO Sermone scritto dal R. L. Hymers, Jr. “Uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla, e non riflettete come torni a vostro vantaggio che un uomo solo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione». Or egli non disse questo di suo; ma, siccome era sommo sacerdote in quell'anno, profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione; e non soltanto per la nazione, ma anche per riunire in uno i figli di Dio dispersi. Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire” (Giovanni 11:49-53). (Luca 16:31; Efesini 2:1; Giovanni 11:47-48, 49-52, 53;
I. Primo, Caiafa era molto religioso, sebbene abbia parlato con
II. Secondo, Caiafa, come Caino, non si è mai ravveduto, e non è |