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SALVEZZA PER COLORO CHE PERISCONORESCUE THE PERISHING A cura del Dr. R. L. Hymers, Jr. Sermone predicato presso il Tabernacolo Battista di Los Angeles “Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” |
La Nuova versione interconfessionale e alter traduzioni moderne, rendono in maniera differente questo versetto: “Quando tornerai indietro, fortifica i tuoi fratelli” (NIV). Questa mattina vi ho detto che non sono d’accordo con gli studiosi famosi del Nuovo Testamento. Vi ho detto he Dr. Markus Bockmuehl disse: “«Quando cambierai di nuovo [o tornerai indietro]» sebbene sia un’espressione preferita da molti traduttori, non ha supporto nel greco” (Traduzione di Markus Bockmuehl, Ph.D., Simon Peter in Scripture and Memory, Baker Academic, 2012, p. 156). Il termine greci è “epistrephō” e vuol dire “convertito” nel Vangelo di Luca (ibid.). Il Dr. Bockmuehl è professore di Studi biblici e dei primi Cristiani all’Università di Oxford, e lui sottolinea come Pietro si sia convertito quando è andato sotto convinzione di peccato e ha incontrato il Cristo risorto. Questo è stato anche da sempre il mio punto di vista, ma sono stato contento di aver visto questa posizione da un erudito della Oxford! Ancora una volta la King James ha ragione e le traduzioni moderne sono errate.
Perché le traduzioni moderne sono sbagliate? Perché non comprendono il termine “conversione.” Pensano in termini moderni di “decisione,” ma i traduttori della vecchia King James sapevano cosa fosse una vera conversione, perciò hanno tradotto la parola “epistrephō” correttamente: con “convertito.”
“Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” (Luca 22:32).
Questo è un grande versetto, e vorrei spiegarlo in due parti.
I. Primo, Cristo ha parlato della vera conversione che Pietro avrebbe avuto.
La prima parte della conversione è l’opera che convince dello Spirito di Dio.
“Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al giudizio” (Giovanni 16:8).
L’autore puritano William Guthrie (1620-1665) disse:
“Di solito il Signore prepara la Sua via in un’anima attraverso l’umiliazione, mostra all’uomo il peccato e la sua miseria, e gli fa capire che deve bramare Gesù Cristo” (Traduzione di William Guthrie, The Christian’s Great Interest, The Banner of Truth Trust, 1969 reprint, page 193).
Ecco cosa è accaduto a Pietro la notte prima che Gesù fosse crocifisso. Le parole “quando sarai convertito …” mostrano che Pietro non lo era ancora, anche se aveva seguito Gesù per circa tre anni. Quella sera, che alcuni chiamano “Venerdì Santo”, a Pietro è stato mostrato il suo orgoglio e l’ipocrisia del peccatore. Pietro pretendeva di amare Gesù con tutto il suo cuore, ma ha rinnegato il Signore quando è stato provato. Una donna lo riconobbe come seguace di Gesù, ma Pietro rinnegò Cristo. Un’altra donna disse: “Anche costui era con Gesù Nazareno” (Matteo 26:71). E Pietro negò di nuovo giurando: “Io non conosco questo uomo” (26:72). In effetti Pietro disse: “Se sto mentendo, che io possa essere maledetto” (Traduzione di Thomas Hale).
Gesù disse a Pietro che lo avrebbe rinnegato tre volte e poi il gallo avrebbe cantato. E subito dopo il gallo canto! “E Pietro andato fuori, pianse amaramente” (Luca 22:62). Il termine greco per “pianse” vuol dire letteralmente “piangere a squarciagola, singhiozzare” (vedi Strong). Il termine greco per “amaramente” è la traduzione di “pikrōs”, e vuol dire “violentemente” (Strong). Non intendo dire che chiunque si sperimenta la convinzione evangelica debba piangere e singhiozzare violentemente, ma solitamente vediamo le lacrime negli occhi di coloro che sono sotto convinzione di peccato. Ho visto dei video sul grande risveglio che c’è in Cina dove dozzine di persone ogni volta hanno pianto amaramente sotto la convinzione di peccato. Le risveglio della Cornovaglia del 1823, William Carvosso ha parlato di persone perdute che “si inginocchiavano supplicando Dio per la salvezza della loro anima” (Paul E. Cook, Fire From Heaven, p. 87). Questo accade tutt’oggi in Cina e in altri paesi del Terzo Mondo, quando Dio manda un risveglio. Anche qui, nella nostra materialista America, ho visto centinaia di giovani piangere sotto convinzione di peccato nel risveglio degli anni Sessanta. Persino adesso nella nostra chiesa, ci sono lacrime di alcune persone sotto convinzione di peccato. Spesso quelli che riteniamo i più improbabili, i più introversi sono proprio loro che piangono quando lo Spirito di Dio gli fa vedere i loro peccati. Notate, non sono dispiaciuti per sé stessi. Se sei dispiaciuto per te stesso non sei ancora convertito, devi essere sofferente per il tuo peccato.
Non c’è niente di nuovo. Pietro non è stato il solo sotto convinzione di peccato prima di essere convertito. Anche l’Apostolo Paolo lo ha vissuto. Paolo ne era così certo che disse:
“Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte?” (Romani 7:24).
La convinzione di peccato c’è stata anche per tremila persona il giorno di Pentecoste.
“Udite queste cose, essi furono compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?»” (Atti 2:37).
Il commentator Matthew Henry disse: “Quando ai peccatori vengono aperti gli occhi, sono compunti nel cuore per il peccato … Coloro che sono veramente dispiaciuti per I propri peccati, e se ne vergognano, temono le conseguenze del peccato, perciò sono compunti nel cuore ...” Tutte le mie buone opinioni di me stesso e della fiducia in me stesso mi faranno fallire” (Vedi il commentario Matthew Henry’s Commentary on the Whole Bible; note su Atti 2:37). Molti piangono quando sono convinzione di peccato per la grazia di Dio. Una donna peccatrice era dietro Gesù e piangeva: “Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati»” (Luca 7-.48).
Le conversioni alla “vecchia maniera” andavano a Gesù con forte convinzione di peccato. Non solo Pietro e Paolo, ma anche molti altri. Leggete la conversione di Sant’Agostino. Leggete la conversione di Lutero. Leggete la conversione di John Bunyan, di George Whitefield, John Wesley, Howell Harris, Spurgeon e dei giovani sull’isola di Lewis nel 1942-52. Tutto è cominciato con la convinzione di peccato. Ho sentito dire a una ragazza: “Ero così disgustata di me stessa” prima di credere in Gesù.
Ascoltiamo ora una lettera di Peter Boehler indirizzata al Conte Zinzendorf, riguardo la conversione di John Wesley.
Si è alzato e ha detto: “Cantiamo l’inno 456, La mia anima si prostra davanti a te.” Mentre cantavano le lacrime scendevano dai suoi occhi, e immediatamente dopo avermi chiamato nella sua camera e ammise di essere convinto della verità, e che ciò che io gli avevo detto a proposito della fede [salvifica], non lo avrebbe mai più messo in dubbio, ma non aveva ottenuto questa grazia. Come si può ottenere questa fede? Non aveva peccato più degli altri. Così gli ho detto che il non ver creduto nel Salvatore era peccato e l’ho esortato a cercare Cristo, finché non l’avesse trovato. Sono stato fortemente motivato a pregare per lui, appellandomi al Redentore per avere grazia su questo peccatore. Dopo la preghiera Wesley disse che avendo ottenuto il dono della fede, non avrebbe potuto predicare su altri argomenti … Sinceramente l’ho esortato a non pensare alla grazia del Salvatore come qualcosa di lontano nel futuro, ma di credere che è una cosa del presente, vicina a lui, che il cuore di Gesù è aperto e che il suo amore per lui è grande. Lui ha pianto amaramente e mi ha chiesto di pregare con lui. Posso dire veramente che John Wesley era un povero peccatore contrito, affamato di una giustizia migliore rispetto a quella che aveva avuta fino a quel momento: la giustizia di Gesù Cristo. Quella sera ha predicato su I Corinzi 1:23, 24 “ma noi predichiamo Cristo crocifisso” e ha avuto più di quattromila ascoltatori, parlando loro in un modo che tutti rimasero meravigliati … Le sue prime parole sono state: “Sinceramente confesso che sono indegno di predicarvi Cristo Crocifisso.” Molti si risvegliarono grazie a questo suo sermone. (Traduzione di una citazione di John Greenfield, When the Spirit Came: The Moravian Revival, Strategic Press, no date, p. 28).
Ecco John Wesley con le lacrime sul viso mentre predica la salvezza di Cristo, prima che lui stesso fosse convertito! Cinquant’anni dopo, mentre moriva, lo sentirono sussurrare:
Sono il più vile dei peccatori
Ma Gesù è morto per me.
Questa è la stessa esperienza che Pietro ha avuto la notte che Gesù è stato arrestato. Dr. Thomas Hale ci ha lasciato questo aneddoto:
Si racconta che ogni volta che Pietro sentiva un gallo cantare piangeva, perché si ricordava della notte che aveva tradito il suo Signore (Traduzione da Thomas Hale, M.D., The Applied New Testament Commentary, Kingsway Publications, 1997, p. 286; note on Mark 14:72).
II. Secondo, Gesù ha parlato di ciò che Pietro avrebbe fatto dopo la sua conversione.
“Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” (Luca 22:32).
Dr. J. Vernon McGee disse: “Pietro sarebbe stato in grado di fortificare i suoi fratelli. L’uomo che viene provato è l’uomo che è capace di capire gli altri” (Thru the Bible; note on Luke 22:32). L’uomo che è stato convinto di peccato, può aiutare gli altri uomini a essere convinti di peccato. L’uomo che è stato salvato da Gesù, è l’uomo che può aiutare gli altri a essere salvati da Gesù. L’uomo che sa quanto è debole, può aiutare gli altri a capire quanto sono deboli.
Ho sempre amato John Wesley, una delle ragioni per cui lo amo, è perché anche lui come me, pensava di poter essere salvato vivendo una vita rigorosa. Io pensavo esattamente la stessa cosa. Poi Wesley parò con un missionario Moravo, Peter Boehler, e gli disse di nona vere fede. Boehler disse a Wesley “Come si può ottenere questa fede? Non aveva peccato più degli altri.” Questo era l’ostacolo per Wesley, ed era anche il mio. Ma Boheler gli disse che il nona vere creduto in Gesù era già abbastanza Così lui pianse amaramente e mi chiese di pregare con lui.” Dopo essere stato salvato da Gesù, John Wesley ha trascorso l’intera sua vita aiutando i peccatori perduti e fortificando i fratelli. Ha viaggiato sul dorso di un cavallo per 4.5000 miglia all’anno, e predicava due o tre volte al giorno per tutta la sua vita! L’inno che pochi minuti fa ha cantato Griffith è stato scritto da John Wesley.
Redime il peccatore, si prende cura dei morenti,
li tira fuori dalla morte e dal peccato;
Pregate per i perduti, sollevate coloro che cadono
Parlate loro di Gesù, l’unico potente a salvare.
Redime il peccatore, si prende cura dei morenti
Gesù è pietoso, Gesù salverà.
Cantiamo insieme il ritornello!
Redime il peccatore, si prende cura dei morenti
Gesù è pietoso, Gesù salverà
(Traduzione letterale di “Rescue the Perishing” di Fanny J. Crosby, 1820-1915).
“Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” (Luca 22:32).
Quando possiamo dire che una persona è davvero convertita? Come possiamo dire che è stata veramente salvata? “Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli.” Se sei convertito, Cristo cambia I tuoi desideri. Ciò che amavi prima, lo amerai meno dei tuoi fratelli. Amerai la chiesa con tutto il tuo cuore, amerai i Cristiani con tutta la tua anima, e farai di tutto per fortificarli a aiutarli. Pregherai per loro e li aiuterai, li amerai con un cuore come quello di Cristo. L’apostolo Giovanni lo ha detto chiaramente:
“Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte” (I Giovanni 3:14).
Questo è un modo per poter dire se sei convertito. Se ami veramente i fratelli e le sorelle della chiesa e fai di tutto per aiutarli. Osservate Lara e Karen, e altre ragazze che aiutano la signora Hymers! Possiamo sapere bene che sono convertite!
C’è anche un altro modo per vedere se sei veramente convertito. Apri la Bibbia in Luca 14, la trovi a pagina 1288 della Bibbia con note Scofield. Questa è la parabola del gran convito. L’uomo che prepara questo convito è Gesù Cristo, il servo che manda fuori per invitare altri uomini è il vero cristiano. Ora vedete cosa dice Gesù al vero cristiano, al versetto 23. Alziamoci in piedi e leggiamolo insieme:
“Il signore disse al servo: Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena” (Luca 14:23).
Potete sedervi. Prendete una matita e sottolineate: “Va' fuori per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena” (luca 14:23). Ecco cosa facciamo ogni giovedì sera, ogni sabato sera e ogni domenica pomeriggio. Mandiamo tutti fuori per vincere le anime
Ci sono alcuni che chiacchierano, o fanno qualcosa per passare il tempo, e “non hanno mai portato una persona, oppure hanno portato pochi nomi. Cosa succede per chi porta pochi nomi? Una o due cose: o sono perduti, o sono addormentati. I buoni Cristiani seguono i perduti. I non salvati e gli addormentati si girano intorno e perdono tempo. Se ti sei addormentato, risvegliati! O perderai la gioia della salvezza se non ti ravvedi. Gesù ti dice: “Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò presto da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi” (Apocalisse 2:5). “Compi le opera di prima” Torna a vincere le anime, fai ciò che eri abituato a fare.
Ci sono alcuni di voi che non hanno mai fatto nulla, e non lo faranno mai, e non lo fanno neanche adesso. Vedo i vostri volti che si oscurano, e forse penserai: “Non mi costringerà mai a farlo!” Perché no? È un modo per comprendere se sei un convertito. Speri che ti “insegniamo” come convertirsi, mentre non intendi ubbidire a Cristo. Gesù disse: “Costringili a entrare, affinché la mia casa sia piena”, ma tu dici: “No! Non voglio ubbidire a Cristo!” Poverino! Poverina! Non troverai mai pace e gioia in Gesù in questo modo!
Ci sono centinaia di perduti e di persone sole in questa grande città. Stanno aspettando qualcuno che sia interessato a loro, che gli mostri una via migliore, ma non puoi aiutarli e tu stesso sei perduto. Per amor loro, vi prego di ravvedervi e di credere in Gesù. Vieni a Gesù per fede. Affida la tua vita alle sue cure. Lui ti salverà, ti purificherà dal peccato mediante il Suo Sangue, e ti porterà fuori verso i perduti e ad aiutare i fratelli!
“Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” (Luca 22:32).
Per favore alziamoci in piedi e cantiamo l’inno numero sei che c’è sul foglietto dei cantici.
Sento la voce del Pastore
qui nel deserto del terrore
che chiama le pecore
che si sono allontanate dal Salvatore.
Riportatele, riportatele.
Riportatele dal campo del peccato.
Riportatele, riportatele
portate le pecore erranti a Gesù.
Chi aiuterà il pastore fedele
A trovare le pecore erranti?
Chi riporterà le pecore perduti al campo
Per essere protette dal freddo?
Riportatele, riportatele.
Riportatele dal campo del peccato.
Riportatele, riportatele
portate le pecore erranti a Gesù.
Fuori nel deserto sentiamo il suo pianto
dalle montagne alte e selvagge
Ascolta il Maestro parla a te,
“Va e trova la mia pecora e riportala a me.
Riportatele, riportatele.
Riportatele dal campo del peccato.
Riportatele, riportatele
portate le pecore erranti a Gesù.
Dr. Chan, per favore conducici in preghiera. Amen.
Se questo sermone è stato per te fonte di benedizione il Dr. Hymers vorrebbe ascoltarti. SE SCRIVI AL DR. HYMERS INDICA IL PAESE DAL QUALE STAI SCRIVENDO ALTRIMENTI NON POTRÁ RISPONDERE ALLA TUA EMAIL. Se i sermoni ti stanno portando delle benedizioni scrivi un’email al Dr. Hymers per dirglielo, ma indica anche il paese dal quale stai scrivendo, per favore. L’indirizzo email del Dr. Hymers è: rlhymersjr@sbcglobal.net (clicca qui). Puoi scrivere in qualsiasi lingua, ma se puoi scrivi pure in inglese. Se vuoi scrivere tramite la posta tradizionale ecco l’indirizzo: P.O. Box 15308, Los Angeles, CA 90015. Puoi anche telefonare al numero (818)352-0452.
(FINE DEL SERMONE)
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Lettura prima del Sermone di Abel Prudhomme: Luca 22:31-34.
Canto prima del sermone di Benjamin Kincaid Griffith:
“Rescue the Perishing” (di Fanny J. Crosby, 1820-1915).
SCHEMA DE SALVEZZA PER COLORO CHE PERISCONO RESCUE THE PERISHING A cura del Dr. R. L. Hymers, Jr. “Quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli” I. Primo, Cristo ha parlato della vera conversione che Pietro II. Secondo, Gesù ha parlato di ciò che Pietro avrebbe fatto dopo la sua conversione, I Giovanni 3:14; Luca 14:23; Apocalisse 2:5. |