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SPEZZARE LE CATENE DELLA SOLITUDINE BREAKING THE CHAINS OF LONELINESS A cura del Dr. R. L. Hymers, Jr. Sermone predicato press il Tabernacolo Battista di Los Angeles, “Ma guai a chi è solo” (Ecclesiaste 4:10). |
Secondo il Dr. Leonard Zunin, uno psichiatra di Los Angeles, il problema più grande di tutta l’umanità è la solitudine. Lo psicoanalista Erich Fromm ha detto che: “ Il più profondo bisogno dell’uomo è il bisogno di superare la sua separazione, di vivere la prigione della sua solitudine.” La Bibbia dice: “Non è bene che l'uomo sia solo” (genesi 2:18). Il poeta inglese John Milton ci ricorda che la solitudine è la prima cosa che Dio ha identificato come non buona.
Non c’è posto più solitario di una grande città come Los Angeles. Herbert Prochnow ha detto che:” Una città è una grande comunità dove l persone sono sole insieme.” Madre Teresa che visse tra le baraccopoli di Calcutta in India, diceva: “La solitudine è la cosa più terribile della povertà.” Se questo è vero, gli Americani sono le persone tra le più povere della terra! Milioni di persone a Los Angeles sono sole. E tu? Ti senti sempre come se nessuno si prendesse cura di te, come se nessuno ti capisse realmente o simpatizzasse con te?
Credo che gli psichiatri Zunin e Fromm avessero ragione. Credo che la solitudine sia il più grande problema che la gente di oggi debba affrontare, specialmente in una città come Los Angeles, e in tutto il mondo. Molti di voi questa mattina sono legati alle catene della solitudine! La solitudine è proprio l’argomento che vorrei affrontare in questo sermone.
I. Primo, rifletti sulla solitudine della nostra cultura e della nostra nazione.
Con tutti i passi avanti fatti nella scienza e nella tecnologia, oggi siamo più soli di quanto lo fossero le passate generazione. Nel giorno del suo sessantacinquesimo compleanno, lo scrittore di fiction H: G: Wells disse: “Sono solo, e non ho trovato la pace.” Questo è ciò che ha detto un vecchio uomo solo che era un ateo e un nemico del Cristianesimo.
La tecnologia è dietro la maggior parte della nostra solitudine. Ad esempio prendiamo la televisione. L’opinionista Ann Landers ha detto: “La televisione ha dimostrato che la gente guarda qualunque cosa piuttosto che guardarsi gli uni gli altri.” La gente sta davanti la tivù per ore e ore, o gioca a video game per ore e ore. Non ci sediamo più per pranzare insieme con gli amici o la famiglia. Abbiamo quasi dimenticato come fare una conversazione. Siamo troppo occupati a guardare la Tv o l’iPad per chattare con gli altri, a un livello eloquente!
Le persone mettono gli auricolari nelle proprie orecchie e bombardato i propri cervelli con la musica. Si chiudono in auto. Una persona per ogni auto. Si “loggano” ai propri computer: da soli.
La TV, I computer, le auto, le cassette: tutta questa tecnologia, non ci ha resi più felici. Anzi ci ha resi più soli. Albert Einstein diceva: “È diventato sconcertantemente ovvio che la nostra tecnologia ha oltrepassato la nostra umanità.” I video game creano la peggiore forma di solitudine per molti giovani di oggi!
La Bibbia dice: “Infatti, se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a chi è solo e cade senz'avere un altro che lo rialzi!” (Ecclesiaste 4:10). Credo che questa sia una delle ragioni principali per cui molti giovani si rifugiano nella droga. Sono soli. Altri si uniscono a delle gang: dove provano a trovare delle compagnie dove non possono sentirsi in una famiglia anormale. Altri escono, vanno alle feste dal venerdì e di sabato sera, cercando di superare la propria solitudine. MA in qualche modo non funziona. Le gang non sono unite. Le feste finiscono, e si va a casa, dove si è di nuovo soli.
L’egoismo impedisce alle persone di costruire relazioni durature. La Bibbia dice:
“Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, ribelli ai genitori, ingrati, irreligiosi, insensibili, sleali, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, sconsiderati, orgogliosi, amanti del piacere anziché di Dio” (II Timoteo 3: 1-4).
Questo brano delle Scritture ci viene presentato come una profezia dei nostri tempi solitari, e ci spiega come mai molte persone sono sole.
“Amanti di sé stessi.” Non puoi avvicinarti agli altri se hai un amore supremo solamente per te stesso. “Amanti del piacere anziché di Dio.” Ammettilo! Molti hanno un amore egoistico per il piacere e non hanno amore per Dio! Anche tu sei così? Sei egoista nel tuo intimo? L’egoismo è l’essenza stessa del peccato, tu ami te stesso e non Dio. Nel tuo amore per te stesso, sei ribelle verso Dio. Hai espulso Dio dai tuoi pensieri. Il risultato è che sei stato dannato a causa della solitudine. Non potresti mai conoscere l’amore di Dio. Puoi andare avanti senza una vero amico al mondo. La Bibbia dice: “Chi ha molti amici può esserne sopraffatto, ma c'è un amico che è più affezionato di un fratello.” (Proverbi 18:24). Se non sei socievole, non avrai mai veri amici. Questo è l’angusto ginepraio della perdizione e della solitudine della gente empia dei nostri tempi.
Ecco perché hai bisogno di pianificare le tue ore di lavoro in modo tale che non devi lavorare durante gli incontri di Chiesa. Hai bisogno di Dio! Hai bisogno di amici che ti farai in chiesa piuttosto che di un sacco di soldi che avresti potuto fare lavorando di Domenica.
Niente può curare la tua solitudine se non Cristo e la Chiesa locale! Devi arrenderti a Cristo, e devi essere purificato dal tuo peccato mediante il Suo Sangue! Quindi devi venire nella nostra chiesa locale e farti amici duraturi! Perché essere soli? Vieni a casa: nella nostra chiesa!
La Bibbia ci parla dei primi Cristiani:
“E ogni giorno andavano assidui e concordi al tempio, rompevano il pane nelle case e prendevano il loro cibo insieme, con gioia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunità quelli che venivano salvati.” (Atti 2:46-47).
Ecco perché stare in Chiesa fa sentire questa gente qui presente piena di “contentezza nel cuore” e li mantiene lontani dalla solitudine. Costoro vengono in chiesa ogni volta che la porta è aperta. Seguite il loro esempio! Ritornate qui domenica prossima! Venite a tutti i costi nella piena comunione della nostra chiesa! Curerà la vostra solitudine! Cristo spezzerà le catene della vostra solitudine! Venite in questa chiesa e arrendetevi con il vostro cuore a Gesù Cristo!
II. Secondo, rifletti sulla solitudine della morte.
La Bibbia ci racconta che Giacobbe disse:
“Mio figlio non scenderà con voi; perché suo fratello è morto, e questo solo è rimasto ...” (Genesi 42:38).
Un giorno i tuoi parenti moriranno anche i tuoi parenti, e tu rimarrai da solo.
La morte è una cosa terribile, e colpisce ognuno di noi, compreso te. La morte può lasciarti molto solo e molto depresso. Potrai anche anche arrivare al punto di essere come:
“il passero solitario sul tetto” (Salmo 102:7).
Puoi sentirti da solo come un passero: da solo come sul tetto di una casa, da solo senza nessuno a cui guardare!
Dio mandò un angelo per liberare Pietro mentre era legato in prigione. L’angelo gli disse: “Alzati, presto! E le catene gli caddero dalle mani” (Atti12:7). Questo è ciò che ti accadrà quando andrai a Cristo e sarai convertito. Le catene della schiavitù della morte saranno abbattute, e tu sarai reso libero. Cristo Gesù è venuto:
“Poiché dunque i figli hanno in comune sangue e carne, egli pure vi ha similmente partecipato, per distruggere, con la sua morte, colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo, e liberare tutti quelli che dal timore della morte erano tenuti schiavi per tutta la loro vita” (Ebrei 2:14-15).
Come ha detto Charles Wesley:
Non più condanna ormai per me
Or sono in Cristo mio Signor, vivente in Lui, di tutti il re,
Splendente in Lui del suo splendor.
O immense amor, mio Dio perché?
Perché così ti desti a me?
(Versione italiana dell’inno “And Can It Be?” di Charles Wesley, 1707-1788).
Le catene della tua solitudine della morte saranno abbattute solo quando andrai veramente a Cristo!
III. Terzo, rifletti sulla solitudine dell’Inferno.
La Bibbia ci parla di un uomo ricco che non era un Cristiano, e che è morto ed è andato all’Inferno. La Bibbia ci dice che:
“E nell'Ades, essendo nei tormenti, alzò gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; ed esclamò: Padre Abramo, abbi pietà di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perché sono tormentato in questa fiamma” (Luca16:23-24).
All’Inferno questo uomo era ossessionato dal pensiero di avere un po’ di acqua per rinfrescare la sua bocca secca. Ma era da solo all’Inferno. Non aveva nessuno che lo aiutasse. Gridava affinché qualcuno arrivasse e gli portasse qualche goccia di acqua.
L’agonia di questo uomo mostra la solitudine assoluta che c’è nell’Inferno. I tuoi amici, se sono anche all’Inferno, non saranno in grado di poterti aiutare di più così come non hanno potuto alleviare le sue sofferenze i suoi amici. Loro saranno separati da te nell’oscurità, nelle tenebre e nel fuoco. Tu sarai tutto solo, come lo era questo uomo, tormentato per sempre in solitudine.
Solamente Gesù Cristo può strappato dalle catene dell’Inferno! Lui è il solo che può farlo adesso: mentre sei ancora in vita. Se aspetti fino a dopo la tua morte, sarà eternamente troppo tardi. Vai a Cristo adesso, allora potrai cantare:
Signore, mediante le lividure che ti hanno ferito,
ci hai liberati dalla morte
Perciò possiamo vivere e cantare a Te, Alleluia!
(Traduzione in italiano dell’inno in inglese “The Strife Is O’er,”
tradotto da Francis Pott, 1832-1909).
La morte non ha potuto trattenere il mio Salvatore Gesù
Egli ha rotto I legami della morte: Gesù il mio Signore!
(Traduzione in italiano dell’inno in inglese “Christ Arose”
di Robert Lowry, 1826-1899).
Le catene della solitudine dell’Inferno saranno spezzate per sempre se vai pienamente a Gesù cristo! Vai a Lui! Abbandona il peccato! Vieni in chiesa! Le catene della solitudine dell’Inferno saranno spezzare per te da Gesù Cristo, il Figlio di Dio!
IV. Quarto punto, rifletti sulla solitudine che ha provato Cristo.
Gesù Cristo è stato spesso da solo durante il Suo ministero terreno. La Bibbia ci dice:
“Dopo aver congedato la folla, si ritirò in disparte sul monte a pregare. E, venuta la sera, se ne stava lassù tutto solo” (Matteo 14:23).
Grandi folle seguivano Gesù, ma spesso Lui si allontanava e rimaneva da solo con Dio: lontano dalle folle. Ma spesso egli diceva: “E colui che mi ha mandato è con me; egli non mi ha lasciato solo” (Giovanni 8:29). Durante il Suo ministero sulla terra, Dio era sempre vicino a Gesù. Ma poi Gesù fu preso e battuto, coronato di spine e deriso. È stato trascinato sopra un colle e inchiodato a una croce. E mentre moriva sulla croce, Dio si dipartì da Suo unigenito Figlio. E allora Gesù gridò:
“E, verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?», cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» [Perché mi hai lasciato da solo?]” (Matteo 27:46).
In questo terribile momento Gesù Cristo è stato lasciato da solo sulla Croce. Era completamente da solo. Dio aveva distolto lo sguardo dal Suo amato Figlio, e Cristo ha portato i nostri peccati su di Sé, mentre era solo su quella Croce. Lutero era un grande teologo, ma diceva che non poteva capire a pieno o spiegarlo in termini umani.
Dio non può guardare il peccato, per questo Dio ha distolto lo sguardo mentre Gesù “ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce” (I Pietro 2:24). Ecco perché Gesù è l’unico che ha spezzato le catene del peccato che ti vincolano a una condizione di peccato, di solitudine e di perdizione. Cristo può salvarti dalla punizione del peccato perché Egli ha portato i tuoi peccati su quella Croce!
Da solo il Salvatore pregò nel giardino del Getsemani,
Da solo ha bevuto fino all’ultima goccia la coppa d’amarezza e ha sofferto per me.
Da solo! Da solo! Ha potato tutto quanto da solo.
Ha dato sé stesso per salvare I suoi,
Ha sofferto, ha sanguinato ed è morto da solo.
(“Alone” di Ben H. Price, 1914).
Cristo morì da solo sulla Croce per salvarti dalla solitudine che il peccato porta nella vita umana. Egli è morto al posto tuo, per pagare il prezzo del tuo peccato. Cristo può spezzare le catene del peccato perché è andato a morire sulla Croce per te! Convertiti a Gesù pienamente e sarai reso libero dalla colpa del peccato!
V. Quinto punto, rifletti sulla solitudine della conversione.
Non sarete convertiti a Cristo tramite me, Io sono solamente uno strumento, un predicatore, che vi indica la giusta direzione: verso Gesù Cristo, come il personaggio evangelista nel Pellegrinaggio del Cristiano. Ma tu devi trovare Cristo da solo. Devi andare a Gesù da solo. Che immagine perfetta abbiamo della solitudine della conversione nell’esperienza della salvezza di Giacobbe:
“Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino all'apparire dell'alba” (Genesi 32:24).
Questo “uomo” che lottò con Giacobbe quella note era il Cristo reincarnate, che venne di note a Giacobbe mentre era da solo.
Proprio come alcuni tra di voi, Giacobbe non conosceva ancora Cristo personalmente. In quel momento di solitudine lottò con Cristo tutta la notte. Anche tu devi andare a Gesù con tutto te stesso. Vedi, Io non posso convertirti. Io non posso fare in modo che tu diventa un vero Cristiano. Questa è una cosa tra te e Cristo soltanto.
“Giacobbe rimase solo e un uomo lottò con lui fino all'apparire dell'alba” (Genesi 32:24).
Cristo è morto sulla Croce per pagare la pena del tuo peccato. Ma devi “arrenderti” a Cristo. Devi affidarti a Cristo. Non devi dare ascolto al tuo cuore orgoglioso e ribelle. Devi cadere ai piedi di Cristo come un peccatore inetto. Devi arrenderti a Lui e riporre la tua fiducia completamente in Lui. Egli cambierà il tuo cuore! Egli spezzerà le catene del peccato! Egli laverà il tuo peccato con il Suo Sangue!
Se vuoi parlare con noi a proposito di come arrendersi a Cristo e diventare un vero Cristiano, per favore lasciate pure i vostri posti e recatevi dietro la sala adesso. Il Dr. Cagan vi accompagnerà in un’altra stanza dove potremo parlare. Per favore Dr. Chan prega affinché qualcuno possa credere in Cristo questa mattina.
(FINE DEL SERMONE)
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Scritture lette prima del sermone dal fratello Abel Prudhomme: Ecclesiaste 4:8-12.
Assolo cantato prima del sermone da Benjamin Kincaid Griffith:
“Ten Thousand Angels” (di Ray Overholt, 1959) .
SCHEMA DE SPEZZARE LE CATENE DELLA SOLITUDINE A cura del Dr. R. L. Hymers, Jr. “Ma guai a chi è solo” (Ecclesiaste 4:10). (Genesi 2:18) I. Primo, rifletti sulla solitudine della nostra cultura e della nostra II. Secondo, la solitudine della morte, Genesi 42:38; Salmi 102:7; III. Terzo, la solitudine dell’Inferno, Luca 16:23-24. IV. Quarto, la solitudine di Cristo, Matteo 14:23; Giovanni 8:29; V. Quinto, rifletti sulla solitudine della conversione, Genesi 32:24. |